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La Sicilia raccontata da FUD BOTTEGA SICULA

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Catania- la storia che vogliamo raccontarvi oggi è quella di Andrea Graziano, imprenditore siciliano e del suo ormai noto brand: Fud Bottega Sicula.  Un business geniale quello dell'imprenditore catanese, che facendo leva su un'istituzione americana come il "bacon burger" ha creato quello che adesso possiamo definire un impero culinario interamente targato "made in Sicily". La ricetta è semplice: la scelta di carne rigorosamente siciliana, il cheddar sostituito da una gustosissima provola delle Madonie e la giusta dose di guanciale di suino nero dei nebrodi al posto del bacon hanno creato un prodotto internazionale che rappresenta a pieno la Sicilia e la bontà dei prodotti nostrani.  Da FUD si possono sperimentare e ritrovare vere chicche della tradizione siciliana, tra cui spiccano il prosciutto di Suino Nero dei Nebrodi, i caprini di capra girgentana (piacevole, vellutato e persistente il sentore balsamico della varietà avvolta nella foglia di fico

Da Catania a tutti i palcoscenici italiani e non solo: Antonio Perdichizzi ci parla di Open Innovation.

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Chi dice che la Sicilia è solo terra di Sole Mare e Mafia si sbaglia affatto. La Sicilia è sopratutto terra di inventiva, voglia di fare bene e fare qualcosa di nuovo , Terra di aziende di successo e di imprese nuove. Chi dice che è una terra con poche possibilità forse ha ragione, ma non ha ragione quando dice che non abbiamo la voglia e la forza di fare del bene. Antonio Perdichizzi ne è l'esempio . Un esempio di una Sicilia VIVA, una Sicilia che ha VOGLIA di emergere. Antonio fondamentalmente è un imprenditore, è CEO di Tree, attiva nel settore dell’Open Innovation e dell’Education, e cofondatore del Future Food Ecosystem. È Partner del programma TIM #WCAP e angel investor della  nostra amata startup innovativa Orange Fiber. Già presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catania , è vice presidente nazionale di Italia Startup, consigliere nel board territoriale di Unicredit Sicilia e componente del Consiglio di amministrazione di Junior Achievement It

Intervista a BRANDONWASH, la pulizia a vapore amica dell'ambiente

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Abbiamo intervistato i ragazzi di Brandonwash, una storia di imprenditori siciliani che ha suscitato il nostro interesse. Si tratta di un'idea innovativa di autolavaggio creata da due giovani catanesi, Giorgio Trimarchi e Giuliano Infranca, che si sono messi in gioco nella nostra terra, la Sicilia e hanno riscosso tanto successo. A sinistra Giuliano Infranca, a destra Giorgio Trimarchi   Giorgio Trimarchi, co-founder di   Brandonwash, racconta ai nostri microfoni come è nata l'idea:" dopo aver lavorato diversi anni nelle navi da crociera, n el 2013 arriva l'intuizione; aver lavorato e condotto diversi studi nel settore dell'autolavaggio ci ha aiutato a capire come migliorare questo servizio. Insieme al mio socio Giuliano Infranca abbiamo intravisto che c'era spazio nel mercato per lanciare Brandonwash, un'idea innovativa di lavaggio, in quanto diversamente dagli altri autolavaggi e imprese che operavano nello stesso settore potevamo offrir

Mereasy, lo shazam delle opere d'arte e non solo...

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Cari lettori di EtnaInBusiness, oggi ci spostiamo nel campo dell'arte per parlarvi di Mereasy, un'app  innovativa nata in Sicilia con un'obiettivo ben preciso: dare a tutti la possibilità di riconoscere un'opera d'arte in tempo reale e apprenderne le più interessanti curiosità, anche legate ai posti in cui ci si trova.   Il nome si ispira al celebre pittore Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, uno dei più famosi artisti di tutti i tempi. Come è nata l'idea? Come scrive l'imprenditore Enrico La Malfa, founder di Mereasy " Il progetto nasce nell'estate del 2016 durante una vacanza all'estero. Mentre stavo viaggiando, ho realizzato che non potevo davvero apprezzare la bellezza dei posti che stavamo visitando e le opere d'arte che stavamo guardando. Usavo spesso la mia guida turistica ma era complicata e difficile da usare. I musei erano un incubo e senza audioguida era impossibile capire cosa stavamo guardando

La San Lorenzo Confezioni: il Made in Italy prodotto in Sicilia

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Cari lettori oggi vi parleremo della storia di un altro imprenditore siciliano di successo che ha sfidato la crisi economica ed è riuscito a far crescere la sua azienda tessile in un’area, San Marco d'Alunzio (Messina), carente di infrastrutture e presupposti utili alla crescita occupazionale. Lui è Filippo Miracula, 53 anni, fondatore e amministratore insieme al figlio Emanuele (30 anni) della Sartoria San Lorenzo: 280 dipendenti diretti e circa 800 nell’indotto e un fatturato di 16 milioni, il doppio del 2010. Poteva andarsene dal territorio, abbandonare la nave, ma ha resistito ai momenti bui e oggi l'azienda vanta capi d'altissima qualità rivolti all'eccellenza dell'alta moda e fatturati in crescita, è la più importante e innovativa realtà imprenditoriale siciliana rivolta al settore terziario dell'abbigliamento. La famiglia Miracula alla guida di oltre duecento dipendenti spedisce in tutto il mondo capi di alte griffe (Fendi, Louis Vuitton,

Birra Messina e il sacrificio di chi ama le proprie origini

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Originariamente battezzata come “Birra Trinacria”, Birra Messina è stata fondata a Messina nel 1923 , dalla famiglia Faranda, in un periodo di rinascita, durante la ricostruzione della città dopo il devastante terremoto del 1908. Ad iniziare la produzione è l'imprenditore siciliano  Francesco Faranda e dai primi del ‘900 si radica sul territorio, tanto da diventare la “Birra di Sicilia” ed estendersi anche al mercato meridionale della Calabria. Nel 1988 il birrificio viene rilevato da Heineken Italia, allora Birra Dreher Spa.  Il gruppo olandese decide di scommettere sul futuro del marchio, ma presto lo stabilimento messinese si rivela inadeguato per collocazione logistica e dimensioni. Nel 1995 , non avendo ricevuto risposte positive dalle autorità locali, abbandona l’idea di una nuova sede produttiva e decide di investire 2,5 milioni di euro per innovare il pre-esistente stabilimento di Messina , rinunciando al progetto di costruire un nuovo sito produttivo. Con l’ev

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