BEENTOUCH, la startup catanese che sfida Skype



Oggi vi raccontiamo la storia di Beentouch, la startup innovativa catanese selezionata come partner da Huawei che si propone di sfidare Skype. Questo team di giovani imprenditori catanesi ha sviluppato un'app che consente di fare chiamate e videochiamate ad elevatissima qualità, alta risoluzione, funziona bene anche in 2G (bassa connessione), massima fluidità e suono naturale della voce, oltre ad essere molto sicura per un avanzato sistema di protezione delle comunicazioni.


"Tutto nasce nel 2014 da un’idea di Danilo Mirabile e di Alberto Longo saltata fuori durante una lezione di ingegneria, dove il nostro professore citò alcune tecnologie all’avanguardia che avrebbero potuto migliorare molti sistemi ad oggi obsoleti. Prima di continuare è importante fare una premessa: tutto il team di Beentouch ha sempre coltivato amicizie in ogni parte del mondo, frequentando ambienti ricchi di diversità di ogni tipo. Purtroppo moltissime di queste amicizie terminavano per via della distanza, nonostante l’uso di Skype e altri sistemi di messaggistica. Detto ciò, è facile immaginare cosa ci sia saltato in mente. Perché non usare le nuove tecnologie per rafforzare la comunicazione a distanza? Da quel momento abbiamo avuto due obiettivi fondamentali: trovare un team eccezionale e portare a termine la nostra missione."

"Danilo Mirabile (CEO), Alberto Longo (COO), Emanuele Accardo(CTO), Federica Munzone (CDO) e Daniele Pecoraro (CMO) sono i fondatori della Startup che ha vinto diversi premi tra cui quello di TIM#WCAP 2014"
https://www.sudlook.it/beentouch-la-start-up-catanese-per-rendere-la-comunicazone-piu-accessibile/


""Una tappa importante"
Da fine dicembre 2016 l’app che consente di effettuare chiamate audio e video anche in presenza di una scarsa connessione di rete è, infatti, disponibile in tutto il mondo. Da Roma a Bangalore, da Milano a Giacarta, gli utenti potranno scaricare l’applicazione sul proprio smartphone o pc. 
Una tappa importante per la start up italiana, visto che Beentouch mira a imporsi soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove esistono ancora le reti 2G e gli Over the top come Skype e lo stesso Whatsapp, con i loro software VOIP sofisticati, hanno difficoltà a offrire servizi competitivi. È qui che i 6 giovani vogliono guadagnare quote di mercato. E non a caso proprio alcune di queste città dell’Africa e dell’estremo Oriente sono stati i laboratori per sviluppare un software che fosse realmente funzionale e adatto ai Paesi dove le connessioni Internet sono più lente."

Nel 2017 Beentouch ottiene un importante successo, è vincitrice di un finanziamento Smart&Start, "con una cifra che permetterà al progetto di raggiungere gli obiettivi prefissati per i prossimi due anni espandendo notevolmente il team e adottando nuove tecnologie per rendere sempre più performante il nostro sistema di comunicazione innovativo."
Arriva la partnership con Huawei, "Il colosso di telefonia ha selezionato l’applicazione Beentouch, disponibile per Android e Web (in Beta Privata su iOS, presto disponbile sull’App Store) come una delle migliori app di comunicazione al mondo, inserendola tra le app d’elite che faranno parte del nuovissimo store digitale di Huawei in lancio nel primo trimestre del 2018."


"Non potevamo chiudere l’anno con una notizia migliore. Beentouch è stata selezionata da StartupItalia come una delle migliori startup nel panorama italiano."


Verso il sud del mondo
Pubblicità africana di Beentouch
I mercati dove ci sono più chance di emergere? “I Paesi africani e l’Indonesia”. Più complicato avere successo in India, poiché qui WhatsApp è un concorrente particolarmente agguerrito, e naturalmente anche nei paesi occidentali dove gli Over the top la fanno da padroni anche grazie alla buona qualità delle reti. «In Ghana e Nigeria abbiamo concrete possibilità di sfondare, in quanto i sistemi VOIP che vanno per la maggiore sono due: Imo e Whatsapp, in particolare quest’ultimo è pressoché inutilizzabile dato che con le reti 2g la qualità del servizio è scarsa», spiega il Ceo di Beentouch

Chi sono gli utenti di Beentouch e come stanno crescendo?

Il nostro target principale sono gli studenti e i giovani professionisti che hanno bisogno di un sistema di comunicazione affidabile e prestante. Con l’introduzione di Beentouch4Business estendiamo il nostro raggio d’azione anche alle micro, piccole e medie imprese in Africa. Ad oggi contiamo un parco utenti che si aggira sulle 100.000 persone, unificando gli utenti di Beentouch Android e Beentouch Web, ma puntiamo ad intensificare le nostre azioni commerciali a partire da questo settembre e far crescere esponenzialmente i nostri numeri. 
https://www.btrees.social/beentouch-app-alternativa-skype-per-il-sud-del-mondo/

Quali differenze offre Beentouch rispetto a Skype o WhatsApp? C’era bisogno di un altro servizio? In cosa siete “concorrenti” e in cosa no?
C’era e c’è un gran bisogno di Beentouch. Skype, WhatsApp e gli altri sistemi di comunicazione più noti richiedono molte risorse per funzionare (smartphone e computer molto potenti, connessioni ultraveloci) mentre Beentouch permette una straordinaria comunicazione audio/video anche in caso di connessioni lente o non all’avanguardia. Il problema, quindi, è molto sentito nei mercati emergenti (Africa, Sud America, India ecc…) dove il divario tecnologico con i paesi più sviluppati è evidente e nonostante ci sia della tecnologia di base non è possibile comunicare con i software che citavo prima. Inoltre Beentouch è appositamente studiato per avere un’interfaccia semplice e veloce, facilmente utilizzabile anche da chi non ha dimestichezza con la tecnologia. Per questa ragione è difficile dire che siamo competitor di Skype e simili, facciamo le stesse cose ma in Paesi differenti e con scopi diversi.


Come funziona
Ma tecnicamente com’è possibile che il software di Beentouch si adatti alle connessioni più lente? «Semplice — rivela Mirabile — a differenza di altre società, abbiamo rinunciato a elaborare i dati emessi durante le conversazioni e a venderli alle aziende. In questo modo il traffico risulta più leggero e in grado di transitare anche su bande ridotte». Insomma, una rinuncia a guadagni immediati che però si potrebbe trasformare in un vantaggio competitivo non da poco nei mercati in via di sviluppo.   





 

 

 


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